IL REGNO DI GA HOOLE - LA LEGGENDA DEI GUARDIANI. (Legend of the Guardians: The Owls of Ga'Hoole - 2010)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Zack Snyder
Sceneggiatura di: John Orloff, Emil Stern
Tratto da una storia di: Kathryn Lasky
Prodotto da: Zareh Nalbandian
Produzione: Village Roadshow Pictures, Animal Logic
Animazioni: Animal Logic
Edizione Italiana: Warner Bros. Pictures Italia
USCITA ITALIANA: 29 OTTOBRE 2010
Le epiche storie dei gufi di Ga'Hoole nate dalla fantasia della scrittrice Kathryn Lasky non potevano trovare connubio migliore che l'accoppiata Animal Logic e Zack Snyder per arrivare sugli schermi di tutto il mondo. L'acclamato studio australiano mette in gioco tutta la sua bravura per creare animazioni mozzafiato, mentre il regista di "300" pensa a rendere epiche le battaglie tra questi (apparentemente) innocenti pennuti.
Soren, un giovane e inesperto gufo, sogna da sempre di vivere le avvincenti e straordinarie avventure narrategli dal padre sui Guardiani di Ga'Hoole, il mitico corpo di gufi guerrieri che salvarono tutti i gufi sconfiggendo i cattivi autodefiniti "puri". Un giorno, strappati alla loro casa, Soren e suo fratello si ritrovano nel covo dei cattivi insieme ad altri giovani gufi, in cui questi vengono "abbagliati" dalla luna e costretti ad una vita di sottomissione. Ma a differenza del fratello, Soren insieme alla sua nuova amica Gylfie, un piccolo gufo della famiglia degli elfi, riesce nell'impresa di fuggire per raggiungere i mitologici Guardiani che dimorano nel Grande Albero, per portare loro la notizia di quello che i nemici stanno perpetrando alle loro spalle.
Il geniale Zack Snyder sembra trovarsi a suo agio tra atmosfere di battaglie corpo a corpo in cui il metallo sferraglia meglio delle pallottole. La sua prima volta in campo interamente animato però non ha esseri umani come protagonisti ma volatili e pennuti, tra cui gufi di ogni tipo su cui primeggiano i reali Tyto, ai più crudeli pipistrelli fino ai corvi. Per fare questo si affida ad uno dei migliori studi di computer animation sul pianeta: gli australiani della Animal Logic, il cui talento in questo campo è ormai indiscusso, mentre per la storia sceglie le creazioni fantastiche di Kathryn Lasky; un mondo senza umani ma in cui cattiveria e onore si affrontano e si scontrano come nelle più antiche leggende.
Partendo proprio da quest'ultima, il passaggio dai libri allo schermo sembra essere il punto chiave dell'intero progetto. Le storie della Lasky sono ambientate dall'adolescenza alle porte della maturità del personaggio principale e lungo numerose avventure che lo porteranno alla fine al suo tanto agognato albero in cui dimorano e vengono addestrati i Guardiani. Un arco temporale difficile da portare sullo schermo anche comprimendolo su più parti. Il lavoro degli sceneggiatori è dunque rivolto più al taglio che ad altro, riportando tutta la vicenda a poche centinaia di ore invece che di giorni. Un susseguirsi di eventi che stentano comunque a reggersi totalmente in piedi.
Alcune scene sono state accorpate ad altre senza che la storia ne risentisse, ma già dall'inizio compaiono delle incongruenze importanti con la storia originale, soprattutto legate alle sorti del fratello del protagonista, Kludd, incisivo in origine sia nelle primissime battute che nella fine, ruolo che gli sceneggiatori invece modificano quasi in toto. Stesso dicasi per la fine della storia, cosa che i primi tre libri a cui si ispira il racconto non riportano affatto. Il lungometraggio infatti riporta una battaglia finale con tanto di scontro tra i maggiori personaggi di entrambe le fazioni e un happy ending conclusivo che la scrittrice riporterà in ben altro modo e molto più in là con la storia.
Snyder fa largo uso del marchio di fabbrica da lui impresso al blockbuster "300", utilizzando un espressivo rallenty accompagnato da canti eterei nelle fasi cruciali del titolo e, soprattutto, nelle battaglie. Accorgimenti che certamente innalzano il valore del progetto, e che riporta un po di calma nel frenetico susseguirsi degli eventi. La camera non è mai ferma, anzi, sembra quasi danzare intorno ai protagonisti le cui gesta si svolgono nella quasi totalità in aria, in velocità, attorniati da rocce, sbuffi d'acqua del mare in tempesta, neve, fuoco e altro ancora. Un vortice di eventi realizzato con l'intento di suscitare più emozioni possibili nello spettatore, soprattutto nei più giovani.
Il risultato è un progetto visivamente straordinario. La qualità delle immagini raggiunta dagli studios australiani è impressionante. Non c'è traccia di stili cartooneschi o deformazione alcuna, anzi, lo sforzo maggiore sta proprio nella riproduzione fedele dei protagonisti, che appartengono a numerose specie di gufi, e dei loro movimenti. Anche le location risultano di grandi dimensioni e molto dettagliate. Le animazioni sono perfette così come sono allo stato dell'arte piumaggio ed effetti visivi. Nessun elemento è superfluo o lasciato al caso, basti guardare le scene di tempesta, riprodotte in maniera impeccabile.
In definitiva Snyder guida abilmente una storia difficile da portare sullo schermo, almeno così come la sua autrice l'aveva creata. Tagli, modifiche, personaggi nel libro inesistenti e altri incisivi che non appaiono affatto rendono il tutto un po troppo precipitoso, con una prima parte più digeribile e una seconda tutta in preparazione della battaglia finale. Un lungometraggio che certamente strizza l'occhio al pubblico dei più giovani, ma che riuscirà ad appassionare anche gli estimatori del genere fantasy. Una visione consigliata nei cinema che sfruttano la tecnologia stereoscopica 3D vista la quantità di azione presente.
"Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani", realizzato con un budget di 80 milioni di dollari, esce il 24 Settembre 2010 nei cinema americani, mentre arriva il 29 Ottobre successivo in quelli italiani.
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(Legend of the Guardians: The Owls of Ga'Hoole - 2010)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Zack Snyder
Sceneggiatura di:
John Orloff, Emil Stern
Tratto da una storia di:
Kathryn Lasky
Prodotto da:
Zareh Nalbandian
Produzione:
Village Roadshow Pictures, Animal Logic
Animazioni:
Animal Logic
Edizione Italiana:
Warner Bros. Pictures Italia
USCITA ITALIANA: 29 OTTOBRE 2010
Le epiche storie dei gufi di Ga'Hoole nate dalla fantasia della scrittrice Kathryn Lasky non potevano trovare connubio migliore che l'accoppiata Animal Logic e Zack Snyder per arrivare sugli schermi di tutto il mondo. L'acclamato studio australiano mette in gioco tutta la sua bravura per creare animazioni mozzafiato, mentre il regista di "300" pensa a rendere epiche le battaglie tra questi (apparentemente) innocenti pennuti.
Soren, un giovane e inesperto gufo, sogna da sempre di vivere le avvincenti e straordinarie avventure narrategli dal padre sui Guardiani di Ga'Hoole, il mitico corpo di gufi guerrieri che salvarono tutti i gufi sconfiggendo i cattivi autodefiniti "puri". Un giorno, strappati alla loro casa, Soren e suo fratello si ritrovano nel covo dei cattivi insieme ad altri giovani gufi, in cui questi vengono "abbagliati" dalla luna e costretti ad una vita di sottomissione. Ma a differenza del fratello, Soren insieme alla sua nuova amica Gylfie, un piccolo gufo della famiglia degli elfi, riesce nell'impresa di fuggire per raggiungere i mitologici Guardiani che dimorano nel Grande Albero, per portare loro la notizia di quello che i nemici stanno perpetrando alle loro spalle.
Il geniale Zack Snyder sembra trovarsi a suo agio tra atmosfere di battaglie corpo a corpo in cui il metallo sferraglia meglio delle pallottole. La sua prima volta in campo interamente animato però non ha esseri umani come protagonisti ma volatili e pennuti, tra cui gufi di ogni tipo su cui primeggiano i reali Tyto, ai più crudeli pipistrelli fino ai corvi. Per fare questo si affida ad uno dei migliori studi di computer animation sul pianeta: gli australiani della Animal Logic, il cui talento in questo campo è ormai indiscusso, mentre per la storia sceglie le creazioni fantastiche di Kathryn Lasky; un mondo senza umani ma in cui cattiveria e onore si affrontano e si scontrano come nelle più antiche leggende.
Partendo proprio da quest'ultima, il passaggio dai libri allo schermo sembra essere il punto chiave dell'intero progetto. Le storie della Lasky sono ambientate dall'adolescenza alle porte della maturità del personaggio principale e lungo numerose avventure che lo porteranno alla fine al suo tanto agognato albero in cui dimorano e vengono addestrati i Guardiani. Un arco temporale difficile da portare sullo schermo anche comprimendolo su più parti. Il lavoro degli sceneggiatori è dunque rivolto più al taglio che ad altro, riportando tutta la vicenda a poche centinaia di ore invece che di giorni. Un susseguirsi di eventi che stentano comunque a reggersi totalmente in piedi.
Alcune scene sono state accorpate ad altre senza che la storia ne risentisse, ma già dall'inizio compaiono delle incongruenze importanti con la storia originale, soprattutto legate alle sorti del fratello del protagonista, Kludd, incisivo in origine sia nelle primissime battute che nella fine, ruolo che gli sceneggiatori invece modificano quasi in toto. Stesso dicasi per la fine della storia, cosa che i primi tre libri a cui si ispira il racconto non riportano affatto. Il lungometraggio infatti riporta una battaglia finale con tanto di scontro tra i maggiori personaggi di entrambe le fazioni e un happy ending conclusivo che la scrittrice riporterà in ben altro modo e molto più in là con la storia.
Snyder fa largo uso del marchio di fabbrica da lui impresso al blockbuster "300", utilizzando un espressivo rallenty accompagnato da canti eterei nelle fasi cruciali del titolo e, soprattutto, nelle battaglie. Accorgimenti che certamente innalzano il valore del progetto, e che riporta un po di calma nel frenetico susseguirsi degli eventi. La camera non è mai ferma, anzi, sembra quasi danzare intorno ai protagonisti le cui gesta si svolgono nella quasi totalità in aria, in velocità, attorniati da rocce, sbuffi d'acqua del mare in tempesta, neve, fuoco e altro ancora. Un vortice di eventi realizzato con l'intento di suscitare più emozioni possibili nello spettatore, soprattutto nei più giovani.
Il risultato è un progetto visivamente straordinario. La qualità delle immagini raggiunta dagli studios australiani è impressionante. Non c'è traccia di stili cartooneschi o deformazione alcuna, anzi, lo sforzo maggiore sta proprio nella riproduzione fedele dei protagonisti, che appartengono a numerose specie di gufi, e dei loro movimenti. Anche le location risultano di grandi dimensioni e molto dettagliate. Le animazioni sono perfette così come sono allo stato dell'arte piumaggio ed effetti visivi. Nessun elemento è superfluo o lasciato al caso, basti guardare le scene di tempesta, riprodotte in maniera impeccabile.
In definitiva Snyder guida abilmente una storia difficile da portare sullo schermo, almeno così come la sua autrice l'aveva creata. Tagli, modifiche, personaggi nel libro inesistenti e altri incisivi che non appaiono affatto rendono il tutto un po troppo precipitoso, con una prima parte più digeribile e una seconda tutta in preparazione della battaglia finale. Un lungometraggio che certamente strizza l'occhio al pubblico dei più giovani, ma che riuscirà ad appassionare anche gli estimatori del genere fantasy. Una visione consigliata nei cinema che sfruttano la tecnologia stereoscopica 3D vista la quantità di azione presente.
"Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani", realizzato con un budget di 80 milioni di dollari, esce il 24 Settembre 2010 nei cinema americani, mentre arriva il 29 Ottobre successivo in quelli italiani.